Roca Vecchia: una Meta da non Perdere

Roca Vecchia: una Meta da non Perdere

Staff Corte del Salento Staff Corte del Salento 15 Giugno 2016 Salento & Dintorni

Roca Vecchia ed i suoi luoghi d’interesse

Roca Vecchia è in grado di unire alla bellezza disarmante del suo territorio alcune importanti pagine di storia, essendo sede di siti archeologici di rilievo.

La torre di avvistamento datata al XVI secolo sorge su un isolotto poco distante dalla costa, anch’esso bagnato da acque calme e trasparenti. I ruderi del castello, situati su uno sperone roccioso a picco sul mare, dominano dall’alto lo splendido panorama e l’altrettanto meravigliosa Grotte della Poesia.

Si tratta di una cavità di origine carsica che oggi appaiono quasi interamente scoperta, da anni oggetto di studi e investigazioni archeologiche, essendovi state scoperte alcune iscrizioni in lingua messapica, greca e latina. I graffiti hanno svelato l’impiego che le antiche popolazioni facevano di questo luogo: un’area sacra destinata al culto del dio “Taotor”.

La Grotta della Poesia: una delle piscine naturali più affascinanti al mondo

I Greci la chiamarono Grotta della Posia, il cui nome derivava dalla presenza di sorgenti d’acqua dolce. Col passare del tempo, il nome venne mutato in Poesia, appellativo avvalorato dalla tradizione, che racconta di una bellissima fanciulla che amava bagnarsi nelle acque cristalline di questa grotta.

La bellezza della principessa divenne presto celebre in tutta la regione, cosicché i poeti dell’intero Sud Italia cominciarono a confluire a Roca Vecchia per scrivere sonetti e versi dedicati alla fanciulla. Da allora, la località assunse l’appellativo di Grotta della Poesia e mai nome fu tanto meritato, considerata l’atmosfera paradisiaca che regna in questo luogo.