La baia dei Diavoli: il “paradiso nascosto” del Salento

La baia dei Diavoli: il “paradiso nascosto” del Salento

Staff Corte del Salento Staff Corte del Salento 24 Marzo 2022 Salento & Dintorni

Non lasciatevi fuorviare o spaventare dal nome, ci ritroviamo nella splendida costa ionica pugliese, nel rinomato Salento, e la Baia dei Diavoli è una scogliera incantevole e molto suggestiva, un perfetto mix tra la natura più selvaggia e la storia che mette radici nella mitologia.

Non è sicuramente il luogo ideale per chi ama le spiagge sabbiose dove sdraiarsi comodamente a prendere la tintarella, ma è un posto che vi farà innamorare della sua spettacolare bellezza naturale.

Se poeti e letterati si ritrovano qui per scrivere poesie e ritrovare il contatto spirituale con la natura che ci governa e ci sovrasta, un motivo ci sarà. E forse anche più di uno.

Lo spettacolo della natura in Salento

La Baia dei Diavoli è caratterizzata da un’atmosfera a dir poco emozionante, con le sue molte cavità rocciose che calano a picco sul mare di un blu intenso e penetrante.

A guardare bene, se siete fortunati, si possono scorgere le pareti delle grotte sottomarine, impenetrabili ai comuni mortali, che si intravedono tra un’onda e l’altra e si infrangono con tutto il loro rumore.

Ha un nome specifico questo suono, il rumore bianco, dato dalle onde che sbattono: ha effetti positivi sulla mente stimolando il rilassamento completo su tutto il corpo. Altro che diavoli, questo potrebbe benissimo essere considerato un paradiso terrestre!

Le acque cristalline sembrano inoltre richiamare all’immersione per sentirsi un tutt’uno con questa natura splendida e selvaggia, ma non solo.

Il mare così trasparente rende questo posto perfetto per prendere occhiali e boccaglio e praticare lo snorkeling, una varietà eccezionale di pesci e una ricca vegetazione sembrano essere stati messi lì proprio per essere ammirati.

Non solo natura: gli sport acquatici da praticare nella Baia

Nella Baia dei Diavoli c’è davvero l’imbarazzo della scelta per gli amanti degli sport acquatici. Una piattaforma rocciosa alta sei metri è particolarmente amata dai più giovani e usata dai tuffatori più audaci: è uno spettacolo volare in questo paesaggio da togliere il fiato, ed essere accolti tra le onde vivaci del mare con un fondale sabbioso alto quattro metri.

Inoltre è anche un luogo ideale per chi vuole praticare surf e windsurf, e molti sono i ragazzi che si ritrovano per praticare queste discipline sportive, grazie ai venti che si scontrano e le correnti che si infrangono tra le insenature.

Se poi è la più tranquilla pesca il vostro sport preferito, e amate praticarla solo in compagnia di voi stessi e del rumore delle onde, anche per voi questo è il luogo perfetto.

Non è infatti mai particolarmente affollato o caotico, il relax è assicurato, anche per chi vuole praticare esercizi di meditazione all’aria aperta.

La storia e la mitologia della Baia dei Diavoli

La Baia dei Diavoli è un luogo così suggestivo che ha dato modo di creare molte storie riguardo la nascita di questo nome.

Una leggenda lo fa risalire a Pirro, antico re dell’Epiro, chiamato in soccorso dai Tarantini nella guerra contro i Romani.

Per questo molto amato dagli abitanti della zona, Pirro nel 280 a.C. attraccò con la sua flotta nella costa con decine di migliaia di uomini, accompagnati da qualcosa che gli abitanti della zona non avevano mai visto: ben venti elefanti da guerra.

Fu un evento memorabile che rimase nella storia, e restarono così meravigliati da questi animali spaventosamente maestosi, tanto che pensarono non fossero di questa Terra e li definirono, appunto, dei diavoli.

Proprio da questo primo incontro ne seguirono altri, e si narra che una delle navi di Pirro, in rotta verso Taranto, un giorno affondò proprio nelle acque davanti a quella che sarebbe poi diventata, e conosciamo tutt’ora, come Baia dei Diavoli.

Anche gli elefanti a bordo affondarono insieme alla nave e gli abitanti, vedendo arrancare questi enormi animali tra le acque, avanzarono sempre più l’idea che fossero posseduti da forze malefiche.

Secondo un’altra leggenda il nome deriva, più semplicemente, dall’alta insenatura rocciosa che scende a picco nel mare, il più profondo del Salento.

L’acqua qui è attraversata da correnti fredde e gli scogli sono modellati dagli scontri con la furia del mare, e rendono questa baia affascinante e misteriosa fino a diventare così seducente e spaventosa da essere abitata dai diavoli.