L’eclettico Eremo di Vincent, il “Parc Güell” del Salento

L’eclettico Eremo di Vincent, il “Parc Güell” del Salento

Staff Corte del Salento Staff Corte del Salento 13 Luglio 2021 Salento & Dintorni

Se volete ritrovarvi tutto d’un colpo in un paesaggio fantastico, ricco di arte e di colori, l’Eremo di Vincent è sicuramente il posto che fa per voi. Si tratta di un edificio ubicato nel Salento, più precisamente nelle campagne di Guagnano in provincia di Lecce, voluto dal pittore Vincenzo Maria Brunetti.

Un luogo magico dal fascino senza tempo

Questa casa-museo, definita scherzosamente da qualcuno come il Par Güell del Salento – il famoso ed eccentrico parco cittadino di Barcellona – presenta una varietà di mosaici e di statue che rendono ogni angolo ricco di incanto e meraviglia. In moltissimi hanno trovato in questa costruzione delle similitudini con le architetture di Gaudì, mentre tantissimi altri vedono in questo Eremo una sorta di dimensione da favola, capace di incantare chiunque con la sua magia.

Chi è Vincent Brunetti, creatore dell’omonimo Eremo

Vincent Brunetti è un famoso artista salentino, conosciuto in Puglia anche come la Libellula del Sud. Dopo aver trascorso buona parte della sua vita nella metropoli milanese e aver vinto nel 1970 l’Ambrogino d’Oro dall’Accademia di Brera, è tornato a vivere nella sua cittadina d’origine. Proprio in questo ambiente familiare, Vincent ha realizzato poi il suo sogno: creare una sorta di reggia in cui sacro e profano si incontrano e si mescolano in maniera armoniosa, dando vita ad una speciale creazione artistica.

Il suo creatore l’ha definita come “un luogo di rilassamento psichico”, nato dal riciclo di un tir di materiali da costruzione che pare che l’artista abbia barattato in cambio di un suo quadro. Chi vuole visitare questa opera d’arte può recarsi in Via Case Sparse 718 a Guagnano, e se si ha la fortuna di trovare l’artista in casa si può essere accompagnati direttamente da lui in un piacevolissimo tour guidato. Ogni domenica, inoltre, Brunetti organizza delle sessioni di pittura live, nelle quali lo si può osservare alle prese dirette con la sua pittura, mentre dipinge i suoi capolavori sulle note di musica techno e house. Numerosi visitatori da tutte le parti d’Europa sono soliti fare tappa all’Eremo per vedere Vincent nella sua singolare performance: la danza di simulazione del volo di una libellula. L’Eremo di Vincent si trova lungo un percorso cicloturistico, pertanto è molto comodo visitarlo per chi vuole fare una sosta alternativa durante le proprie pedalate.

Che significato ha l’Eremo di Vincent?

Il vero significato di un’opera d’arte rimane sempre un mistero per il pubblico e rappresenta il segreto che scorre fra la mente e le mani del suo creatore. Possiamo però ipotizzare, da quello che lo stesso ideatore ha voluto trasmettere agli altri e dalle sue interviste, che la costruzione dell’Eremo di Vincent abbia preso origine dal desiderio di manifestare il sentimento cattolico in modo alternativo e non convenzionale, al limite fra misticismo e follia. Questo duomo, difatti, è nato dalla visione di Brunetti, che voleva costruire una chiesa piena di colori, diversa dai vecchi canoni e nella quale realmente si potesse trovare pace e serenità.

Ispirato dalle parole di Papa Wojtyla “un giorno il mondo sarà guidata dagli artisti”, Vincent Brunetti ha cercato di creare una dimensione spirituale di pace e amore, lontano dal caos della città e dalla spasmodica frenesia della vita di tutti i giorni, scandita da ritmi frenetici o addirittura infernali. La sua arte si pone come un antidoto alla confusione e al grigiore, un antidoto in grado di rendere qualsiasi animo luminoso, gioioso e splendente. Ecco perché Vincent City è estremamente colorata, delicatamente kitsch e davvero molto attrattiva: dai mosaici di ceramica agli orsetti di peluche, dai vecchi bidet alle realizzazioni in olio su tela, dalle imponenti sculture alle scritte criptiche impresse sulle pareti.