Baie dell’Orte a Otranto: itinerario nella natura

Baie dell’Orte a Otranto: itinerario nella natura

Staff Corte del Salento Staff Corte del Salento 20 Febbraio 2017 Salento & Dintorni

 

Baia dell’Orte: la caletta più incontaminata del Salento.

Questo luogo magico è situato tra Punta Facì e Punta Palacia, a circa 4 km dal centro abitato di Otranto. Si presenta come un caleidoscopio di colori, che variano dal blu del mare cristallino, che lambisce le coste, al rosso del terreno arricchito di bauxite, fino al verde della pineta, che sfuma poi nelle tipiche tonalità della macchia mediterranea.

La commistione di colori ne fa un quadro di incredibili impatto visivo, che si lascia catturare anche con delle bellissime fotografie. La sua posizione sud-orientale ha dato il nome a questa località (“Orte” deriva infatti da “Ortor”, ossia “dove sorge il sole”) e ne ha impreziosito tradizioni, cultura e architettura, grazie ai numerosi traffici marittimi che hanno interessato la zona sin dai tempi antichi. Le coste di Baia dell’Otre sono formate da scogliere basse intervallate da tratti di spiaggia, ma la ricchezza del litorale è data anche dalle numerose grotte, superficiali e subacquee.

Le grotte di Baia dell’Orte e dei suoi dintorni.

In località Masseria dell’Orte, si possono ammirare due grotte: Grotta Palombara (o dell’Alga) e Grotta dell’Orte. Mentre la seconda, costituita da due cavità scavate nel costone roccioso che declina sul mare, è visitabile solo calandosi con le corde, alla prima si può accedere in barca. Essa, infatti, si trova alla base di una parete a picco sul mare e deve il suo nome alle numerose colonie di piccioni che proprio lì hanno stabilito la loro dimora.

A Punta Facì si trova la grotta Lu Lampiune, completamente sommersa, abbastanza ampia e con quattro ingressi, tre dei quali sono sottomarini e uno a pozzo. Nella zona di Palacia, inoltre, si possono ammirare la Grotta della Volpe e la Grotta del Rospo, entrambe in superficie, con cavità che si aprono nella macchia mediterranea.

I “guardiani” della baia: la Torre dell’Idro e il faro di Punta Palacia.

In questo tratto di costa, il mare è sempre molto calmo e questo accresce il fascino del luogo. Nonostante la caletta sia di dimensioni contenute, sono molte le attrazioni che si possono visitare. Da una parte, Baia dell’Orte è limitata dalla Torre dell’Idro, la cui riproduzione compare al centro dello stemma di Otranto.

La leggenda narra che un serpente si arrampicasse ogni notte sulla sommità della torre, allora adibita a faro, per spegnere la lampada e far perdere così la rotta alle navi dei conquistatori intenzionati ad espugnare la città. Un altro “guardiano” di Baia dell’Orte è il faro di Punta Palacia che, tra le altre cose, è anche colui che dà il primo buongiorno all’Italia, visto che si trova nel punto più orientale del nostro Paese. L’area in cui si trova il faro è un sito di grande interesse paesaggistico e fa parte del Parco Costa Otranto.

Come accedere a Baia dell’Orte.

Per ammirare la bellezza di Baia dell’Orte, potrete raggiungere questo posto tramite due strade: la prima consente di passare vicino a un lago sorto ove un tempo si trovava la cava di bauxite. La presenta di tale minerale dona all’acqua del lago una particolare colorazione verde acceso e al terreno una tonalità rosso ocra. L’altro accesso alla caletta conduce alla Masseria, un baluardo eretto a difesa della baia dall’attacco dei pirati e risalente al XVI secolo.