Il Recupero della bellezza: le Masserie del Salento

Il Recupero della bellezza: le Masserie del Salento

Staff Corte del Salento Staff Corte del Salento 28 Marzo 2018 Salento & Dintorni

 

La nascita delle masserie

Le Masserie, che emergono tra fichi d’India e uliveti, sono la più vivida espressione di un sud Italia povero e rurale, dove i diritti, altrove riconosciuti, erano negati.

Queste strutture erano di proprietà di un dominus che ne affidava la gestione al massaro, a cui spettava controllare e gestire la manodopera. I signori vi giungevano solo saltuariamente oppure durante la stagione estiva, fino al XIX secolo quando i padroni si trasferirono stabilmente in questi edifici rurali che divennero dei veri e propri palazzi.

Non bisogna dimenticare che il loro aspetto ricordava delle cittadelle fortificate in quanto durante il regno di Carlo V si ordinò di fortificarle per offrire riparo davanti ai frequenti attacchi turchi.

Nel XX secolo, con la riforma agraria e l’espropriazione dei latifondi, le masserie caddero in disuso e col tempo furono abbandonate.

Relax in strutture storiche

Nelle Masserie, realizzate in legno, tufo e bianca pietra leccese, erano concentrate attività legate all’agricoltura e all’allevamento: attorno alla corte centrale si trovavano le case dei contadini, i magazzini, le stalle e i recinti degli animali, i forni e i casolari dove si lavorava il latte.

Vi erano masserie che includevano frutteti, mulini, frantoi ipogei e chiese che davano al complesso rurale un innegabile segno di prestigio.

Oggi le Masserie sono state recuperate diventando ambienti ricchi di charme dove, immersi nella natura, l’ospite viene coccolato proprio lì dove invece un tempo i contadini faticavano fino a sera.

Nelle Masserie del Salento è possibile inoltre gustare la tipica cucina del posto, fatta di cibi semplici, prodotti direttamente nelle strutture, dunque a km 0, proprio come avveniva in passato.