Basilica di Santa Caterina d’Alessandria: un tuffo nell’arte gotica di Galatina

Basilica di Santa Caterina d’Alessandria: un tuffo nell’arte gotica di Galatina

Staff Corte del Salento Staff Corte del Salento 15 Febbraio 2017 Salento & Dintorni

 

La leggenda della reliquia

Intorno alla costruzione della basilica aleggia un’aura leggendaria. Pare che al ritorno dalle Crociate, Raimondello Orsini sia giunto fino alla sommità del Sinai per omaggiare il corpo della Santa. Prima di lasciare il luogo, baciò la mano di Santa Caterina e con i denti le strappò un dito per avere con sè una reliquia. Giunto in patria pose il dito in un reliquiario d’argento e iniziò i lavori per la costruzione della Basilica. Nello stesso luogo sorgeva una chiesa bizantina che venne inglobata nella nuova chiesa, i cui resti sono tuttora ben visibili.

Le caratteristiche della Basilica di Santa Caterina

La Basilica di Santa Caterina d’Alessandria, grazie al suo stile, alla sua storia e alla sua arte, è considerata una delle più importanti d’Italia e tra le migliori del suo genere. La chiesa affaccia su piazza Orsini, centro di Galatina, ed è un misto di stile Romanico e Gotico che contiene, tuttavia, anche elementi bizantini e tracce normanne. La facciata mostra linee romaniche e gli intagli sono eseguiti su pietra leccese. La cuspide centrale e le cuspidi minori sono ornati da archetti rampanti ciechi mentre l’architrave in pietra del portone centrale mostra un bassorilievo con Gesù e gli apostoli. Sulla facciata spicca il magnifico rosone che porta luce all’interno della basilica.

L’interno

Il maestoso interno, formato da cinque navate, è ricchissimo di opere pittoriche da far invidia a una pinacoteca. La navata centrale lunga 50 metri porta al coro ed è divisa in tre campate. Tutta la superficie è coperta da numerosi affreschi e cicli pittorici. I cicli si classificano in ciclo angiologico (dedicato agli angeli), ciclo agiografico (dedicato ai santi), ciclo della Genesi, ciclo dell’Apocalisse, ciclo mariologico e ciclo cristologico. Oltre a questi cicli si aggiunge quello delle Virtù nelle vele della prima campata. Il tema portante è quello francescano, basato sull’amore di Dio per la sua creatura più bella. Soltanto la basilica di Assisi supera in numero i cicli pittorici della basilica di Galatina.

Gli arredi sacri e il reliquiario

Notevoli e preziosi gli arredi sacri all’interno della basilica. Realizzati in legno, hanno come pezzo portante il Tabernacolo di Frà Giuseppe da Soleto. Realizzato con la tecnica dell’intaglio e pitturato, dopo il restauro custodisce di nuovo il SS. Sacramento. L’armadio reliquiario in noce è custodito nella sagrestia. Il Tesoro della chiesa custodisce diverse reliquie, prima tra tutte quella del dito di Santa Caterina e numerosi oggetti d’arte riposti in una cassaforte per via del loro inestimabile valore. Non si può lasciare Galatina senza aver visitato questo raro gioiello d’arte ricco di storia.