La bellezza della natura incontaminata di Porto Selvaggio

La bellezza della natura incontaminata di Porto Selvaggio

Staff Corte del Salento Staff Corte del Salento 27 Agosto 2018 Salento & Dintorni

Una giornata a Porto Selvaggio

Uno degli ingressi al parco si trova nei pressi di Santa Caterina. Gli amanti della natura avranno l’opportunità di trascorrere una giornata a contatto con vari tipi di pini, in un’area boschiva particolarmente ricca di specie vegetali, come mirto, menta o asparago selvaggio.

E’ possibile percorrere i sentieri che attraversano il bosco, alcuni dei quali costeggiano la scogliera e dai quali si può osservare il mare limpido e cristallino sottostante. Si giunge così alla Baia di Uluzzo dove sono state rinvenute testimonianze del paleolitico di grande rilievo.

Questa parte della costa salentina è caratterizzata anche da alte scogliere e da molte grotte, una delle quali è quella di Capelvenere, che deve il suo nome da un tipo di felce.

Continuando lungo il percorso si può arrivare persino ad una grande fortificazione aragonese, eretta a difesa delle coste, la Torre dell’Alto, che sorge su uno sperone di roccia a picco sul mare, detto Dirupo della Dannata per una storia ad esso legata.

Da questo luogo, infatti, pare si gettò, nel XIX sec., una giovane donna per sfuggire ad un matrimonio imposto. Proseguendo si può raggiungere la spiaggia di Porto Selvaggio, prevalentemente ciottolosa e caratterizzata da un mare particolarmente limpido grazie anche alla presenza di sorgenti d’acqua dolce, legati ai fenomeni carsici che caratterizzano questa zona.

Scoprire Nardò ed il suo litorale

Decidere di trascorrere una giornata a Porto Selvaggio può essere un’occasione per conoscere anche Nardò e la sua lunghissima costa.

Si tratta, infatti, di una cittadina ricca di storia e con moltissimi luoghi di particolare interesse. Il tour può cominciare da Piazza Salandra, caratterizzata da edifici in stile barocco, per proseguire poi nelle sue tante chiese, nella cattedrale dedicata a Maria SS. Assunta e nel Castello che fu dimora dei duchi Acquaviva d’Aragona.

Molto curiosa e misteriosa, poi, un’opera architettonica barocca risalente ai primi del 1600, chiamata Osanna, che si trova nell’omonima piazza all’ingresso del centro storico della città.

Il litorale di Nardò non è da meno poiché sono moltissime le spiagge apprezzate dai turisti e dai residenti per la qualità del mare e la possibilità di praticare snorkeling ed immersioni alla scoperta dei bellissimi fondali. Questa parte ionica del Salento, dunque, può rivelarsi davvero ricco di sorprese e adatto ai più differenti interessi.