Amore al primo assaggio: la Puccia Salentina

Amore al primo assaggio: la Puccia Salentina

Staff Corte del Salento Staff Corte del Salento 18 Aprile 2018 Salento & Dintorni

 

Storia della Puccia Salentina

La Puccia trova le sue origini addirittura all’antica Roma: era un pane consumato sia dai legionari che dai contadini, i quali, data la loro povertà, avevano a disposizione pochi e semplici ingredienti.

Varianti della Puccia

La Puccia ha diverse varianti, le principali sono:

  • Puccia Caddhipulina: tipica di Gallipoli e preparata in occasione dell’Immacolata Concezione. Questo tipo di Puccia ha piccole dimensioni e nell’impasto sono presenti tonno, burro, capperi sotto sale, pomodoro e acciughe;
  • Alla tajedda o alla spasa: è molto diffusa a Taranto e ha un impasto molto morbido, infatti è preparata con semola di grano duro a forma discoidale. Viene generalmente farcita con rape stufate, ricotta forte, ma anche solo con olio extravergine d’oliva e sale, insomma un vero inno alla semplicità;
  • Uliata: è sicuramente la versione più conosciuta: all’interno dell’impasto sono presenti le olive nere in salamoia. Per celebrare questa gustosa pagnotta ogni anno a Caprarica di Lecce, verso la fine di luglio, viene organizzata la Festa te la Uliata, durante la quale può essere gustata e si può anche partecipare allo sputo del nocciolo, una divertente competizione che regala un tocco di allegria alla sagra.