Le “Due Sorelle” e non solo: ecco cosa vedere a Torre dell’Orso

Le “Due Sorelle” e non solo: ecco cosa vedere a Torre dell’Orso

Staff Corte del Salento Staff Corte del Salento 1 Febbraio 2016 Salento & Dintorni

I faraglioni di Torre dell’Orso: le Due Sorelle

Il paesaggio del golfo è reso suggestivo e seducente dalla cornice composta dalle alte falesie, che si ergono alle estremità. Non molto distanti dalla riva e facilmente raggiungibili anche a nuoto, sono i due faraglioni che la gente del luogo chiama abitualmente le Due Sorelle.

L’antica leggenda popolare racconta la storia di due donne che per sfuggire al caldo afoso percepito nell’entroterra, decisero di raggiungere il mare e la spiaggia di Torre dell’Orso. La fresca brezza del mare e la bellezza dell’orizzonte mescolato con l’azzurro del cielo, lasciano inebriate le sorelle. Una delle due, per ammirare meglio quello spettacolo della natura, raggiunse l’alta scogliera. Ammaliata, la bella fanciulla sentì il richiamo del mare e chiudendo gli occhi, scivolò verso le acque cristalline. Immersa tra le onde, provò a chiedere aiuto gridando e l’altra sorella tentò di raggiungerla a nuoto per salvarla. Non sopravvissero ma il loro sacrificio non fu vano e il mare decise di trasformare i corpi in due faraglioni, molto vicini e simili tra loro.

Ad assistere a questo magico evento fu un pescatore che giunse sul posto, attirato dalle urla d’aiuto, da quel momento in poi le conformazioni rocciose al largo di Torre dell’Orso sono state denominate le Due Sorelle. Una storia che regala all’intero contesto naturalistico, un’affascinante e misteriosa atmosfera.

Torre dell’Orso e dintorni

La falesia del golfo rivolta a nord, è sormontata da un’antica struttura difensiva detta Torre di Guardia, Creta Russa o Torre dell’Urso. Venne costruita nel XVI secolo da Giovanni Tommaso Garrapa, per controllare la costa da eventuali attacchi e invasori, provenienti dal mare. Raggiungerla e visitarla, sebbene in rovina, è un’occasione che permette di godere appieno dell’ampio panorama circostante, in cui predominano tutti i colori tipici della natura mediterranea.

Approfittando di un giro in barca, è possibile scoprire la Grotta di San Cristoforo che al suo interno conserva i graffiti e le incisioni, risalenti a migliaia di anni fa.

Oppure si può visitare la vicina città-santuario conosciuta come Rocca Vecchia che rappresentava anticamente un importante scalo commerciale. Gli scavi archeologici effettuati hanno portato alla luce diverse strutture risalenti all’Età del Bronzo e all’antica civiltà dei Messapi.